Justin Cooper - Ottobre 1995
Dalla rivista Holiday Gazete - Celebrated artist moves to the Canaries
Questo mese ci avviciniamo all'isola di Tenerife per dare uno sguardo alle opere di Fernando Graziano, uno degli artisti contemporanei italiani molto apprezzati. Graziano Fernando ebbe numerose esposizioni di successo in Italia ed è stato sempre celebrato da importanti riviste da critici d'arte. Essenzialmente la pittura di Fernando Graziano ricorda sia l'Arte Metafisica Italiana, che l'Arte Italiana dell'inizio del secolo. Se si dà una prima occhiata ai suoi quadri non si può non notare l'armonioso equilibrio dei colori. Da una parte questi sono estremamente sottili, delicati, dall'altra essi sono pieni di vitalità.
Non ci sono né troppo espressivi, né intricati tratti di pennello, il che ovviamente aiuta la fluidità delle opere, ma crea anche un certo senso di inquietudine. In altre parole le opere di Fernando sembrano cogliere una quasi sospesa forza vitale. L'uso della luce è importante tanto quanto l'uso del colore e aggiunge ancora un'altra dimensione all'opera dell'artista.
Come Italo Marucci ha scritto per la recensione della mostra "Perugia nella storia e nell'arte contemporanea"la luce nei quadri di Graziano non è solo l'espressione di una profonda propria visione poetica una luce esteriore e fisica, ma chiarezza che illumina la sua visione poetica.
Anche se qualcuno può trovare inizialmente la visione dell'artista un po' oscura, la combinazione di armonia, di equilibrio e di un sentimento di un tempo sospeso in qualche luogo sconosciuto crea un'energia emozionale con la quale chi osserva l'opera può facilmente interagire con essa.
Renato Lamperini, direttore della rivista Arte Italia accuratamente descrive questo sentimento emotivo: "La forma, il colore, la luce, l'intera opera, supporta i sentimenti evocativi di un tempo passato".
Un altro aspetto importante dell'opera di Fernando è l'immagine di un'umanità senza volto (uomini e donne privi di alcuna caratteristica o espressione facciale) i vivi, ma quasi intrappolati nel pensiero.
Come Monica Lazzaretto ha scritto per la recensione della mostra Abano Terme "l'artista medita in religioso silenzio: il manichino ed il fantoccio si rivelano come segnali, dell'essere, proiezioni condensazioni di impossibili soluzioni di un io profondo che cerca risposte e con esse la propria identità di uomo" .
Tenendo a mente tutti questi fattori, Fernando Graziano non è solo un artista eccezionale, creando "arte per arte", egli è affascinato dal riuscire a stimolare l'inconscio della psiche, che è intrappolato, nella realtà.
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